Penserete che Capone abbia fondato i Capone & BungtBangt come risposta all’emergenza rifiuti della Campania. Niente di più sbagliato!
Siamo la storia conquistata da una band nata dalla nobile idea del riciclo creativo, accompagnata da un amore viscerale per la musica e la natura.
Capone & BungtBangt e questa mia passione, credo nascano dalle mani di mia nonna che costruiva per suo diletto bambole con oggetti che normalmente sarebbero finiti nella pattumiera: la retina delle patate come vestito, quella del caciocavallo come sottoveste, gli orecchini con gli anelli dei portachiavi e il velo realizzato con l’organza delle bomboniere. Molto elegante, ma soprattutto a costo zero! Considerando anche che nella mia infanzia, per costruire oggetti, ho sempre dovuto adattare attrezzi improbabili, sperimentando ogni genere di “arrangiamento creativo”.
Crescendo, ho potuto fondere tutte le mie capacità in un unico progetto (devo onorare la musica, lei mi ha suggerito questo percorso). Nel 1999 sono ripartito da zero mettendo in piedi una megaband non convenzionale, con strumenti da creare e inventare, per dar vita a suoni e musiche vergini, dal sound unico! Della band del primo esordio è rimasto solo Mr. Paradais. Qualche anno dopo sono arrivati il Rosso e Maestro Zannella, dando un eccezionale impulso alla band.
Noi siamo come le fate, dalle nostre mani nasce la magia, oggetti privi di valore diventano splendidi strumenti musicali di inestimabile pregio e dal sound unico!
Capone, lo sciamano
Ruolo: Frontman, cantante, compositore e polistrumentista
Se a 6 anni la befana non gli avesse portato la batteria, non avrebbe mai svegliato i vicini in piena notte! Capone è l’uomo animale forgiato dai principi di uguaglianza, antirazzismo e condivisione post sessantottini, naturalmente predisposto all’anarchia, alla matematica e alla fisica. Distaccato dal mondo comune e dalle sue regole, lo si può definire Sciamano della Musicalismo (il suo manifesto e linea di pensiero), le sue melodie infatti provengono dai suoni a 8 bit della realtà quotidiana. Sotto il cappello della musica è riuscito ad esprimere il contatto con la natura e i suoi strumenti e la sua band ne sono l’esempio.
Mr Paradais, il valorista
Ruolo: Bassista, polistrumentista
Già nel ventre materno sapeva che con il baffo da maschio latino, un rullante e una grancassa avrebbe avuto ai suoi piedi file di ragazze. I ritmi e il groove degli anni ’70 lo hanno plasmato facendolo diventare uno dei migliori batteristi del panorama musicale italiano. Amico fidato di Capone ha collaborato con lui nelle performance live e nell’arrangiamento dei brani. Nel 2000 inizia ad avvertire la necessità di creare brani nella loro completezza ricercando sempre di più la parte armonica, che lo ha spinto a creare il suo primo basso rudimentale fatto di polistirolo ed elastici. Oggi continua a stupirsi quando, ascoltando il suono del suo basso, sente melodie marcatamente moderne. Per tutte le ragazze: non pensateci nemmeno, è follemente innamorato di sua figlia e della sua compagna.
Maestro Zannella, il taciturno
Ruolo: Batterista
Prodigio salito per la prima volta su un palco alla tenera età di 3 anni, Zannella parla solo in “buatterese”, altrimenti devi sudare tanto! Sedotto dai virtuosi batteristi americani, ha poi deciso che forse era meglio suonare la Buatteria (batteria fatta di bidoni e grattugie). Ha collaborando con varie band e artisti napoletani per poi dedicarsi all’insegnamento ai bambini perché loro “non hanno gli ottusi meccanismi mentali dei grandi” (Cit.). Arriva nella band nel 2005 trovando come mentore e fonte d’ispirazione Mr Paradais. Con lui ha riscoperto la semplicità e la funzionalità di suonare un groove con una batteria costruita con le sue mani, pezzo dopo pezzo. I suoi allievi oramai sanno che “se mamma strilla” hanno preso il ritmo giusto!
Il Rosso, l’adrenalinico
Ruolo: percussionista, tastierista
Iperattivo, sempre in movimento, un vero vulcano dal colore rosso fuoco. La sua musicalità contribuisce a dare quel tocco di psichedelia che è uno degli ingredienti centrali del suono della band. Un mattacchione sempre pronto a fare scherzi, inventore dello “zinghi zinghi” uno strumento con cui fa il solletico a chiunque si addormenti durante i tour.
La sua manualità calza perfettamente con Capone & BungtBangt e le melodie create da pianole giocattolo e asse da stiro oppure dal tubolofon costruito insieme a Capone con pezzi di grondaie.
Non meravigliatevi però se improvvisamente scompare alla vista, ogni tanto nei suoi frenetici movimenti può perdere l’equilibrio… controindicazioni del dinamismo!